C'era una volta, nel lontanissimo marzo 992, in una Contrà dell'Isola ViceXia, dove una santa e un monte davano il nome a quella strada di conventi e dl sale, un convento di donne sole. Ci viveva un vecchio fornaio che poi se ne andò, poi una famigliola soprannominata adaginopianino specialista in quotidiane truffe, che poi se ne andò, una signora dedita a trescare, che ppoi se ne andò, una vecchietta di ramo barcarolo che tirava i bozzelli, che poi se ne andò, l'immancabile signora capo del del pollaio che se ne andò, oltre ai due, uno della stirpe VNETVLAXIA l'altra della tribu' romilia entrambi parvenue in quel posto, sconosciuto, lontano da parenti, amici, tradizioni , consuetudini, che no se ne andarono. Il contratto fu fatto in casa menenia, con el nodaro menenio. Parlava chiaro: nessun dominio insieme ad altri. Fu così che a quell'epoca si pagava per pulir il convento lire 75.000 al mese, per un totale di 900000 all'anno in tutti. Un misuratore allevato vicino alla Stirpe Clodia ordinò la cosa nel suo primo pallottoliere. Fece le somme divise le spese, non mise sue spese , onorari gabelle e ad ogni uno toccò la bella cifra di lire 14100 a testa, escluso l'ex panettiere che pagava 4500 lire. Tutti insieme formavano la ragguardevole cifra di 75000 lire a calenda per complesive 900000 lire. Si sollevarono grida per quella folle spesa. Passarono gli anni , pochi in verità. forse uno e arrivò uno che in Contrà delle Piccole Torri aveva avuto la sua casa vicina a quella dei un noto avogadore che teneva in mano i fuochi falliti della città, dove venne atrocemente assasinato senza più che fosse trovato il colpevole. Fu così che le minacce arrivarono tutte nel luglio 1008, con anche l' aggressione al padrone di casa, la violazione della casa ma a tutto si pose un velo. Così questo calabrone unsieme con il pennuto capo di galline prese un intero caseggiato poco vicino , con l'aiuto del primo fabbricere della città, lo demolì quasi interamente, scavò nel giardino, così profondamente da ritrovar reperti di millenni prima, fece cadere la mura, comprò il cubicolo della signora che trescava , fece demolir un terrazzo, il cubicolo lo trasformò in tre, lo rivendette, e poi fu rivenduto e alla fine si rifiutò di pagare la sua parte al posto della signora trescante. Il serpente velenoso era nascosto in seno? Così fu cacciata una padrona di pollaio e ne arrivò un'altro omonimo. Ufficialmente per far interesse ai adaginipianini, in verità , "mandato", ancora viziato, voleva fare i propri e del gruppo imnoblia/re/bile. Così erano passati ventidue anni. Un parvenue voleva comprare il bene. Un nuovo compratore che aveva crompato dalla trescante aveva venduto a sua volta al muratore della contrà delle torri piccole. Con carta intestata di un gruppo di avogadori , il nuovo parvenue millantava di offrire 200000, sesterzi, non liberamente ma con clausole vessatorie nascoste ai posteri. Si perchè nel frattempo nel 1002 Obbligò con gli avogadori di Contrà Sana Corona unita capranica, tutti a sottostare ad un viatore. Più di uno viatore. Ne cambiarono vari. Uno scappò con la cassa, l'altro disse di non partecipare a giochi neri, l'ultimo resisteva anche se era stato defenestrato dall'altra metà del convento. Le lire vennero trasformate in sesterzi . Aveva portato la mercedes complessiva a 4857,30 sesterzi l'anno che erano ,e vecchie lire 9039571 all'anno . Il toni tirava di conto proprio 1167,30 sesterzi poco meno di un quarto dello spese. Il troni era bravo di conto suo ma così amava aggiungere anche campatici per 310,00 sesterzi, straordinari, 400,00, generali 400,00. ora la gallina, una sola era contenta, ora pagava e tutti le dicevano: "TASI".