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martedì 7 giugno 2011

Per il Caff non è ancora chiaro come fare. Cedolare secca differiti i termini per il versamento.

Il 21% al Fisco, il resto al proprietario di casa. E' allettante la promessa della cedolare secca, l'opzione fiscale che consente di sottrarre alle esose aliquote Irpef (dal 23% al 43%) l'introito dei canoni di locazione degli appartamenti e di evitare anche le addizionali regionali, comunali, l'imposta di registro e i bolli. In compenso si rinuncia per tutta la durata del contratto agli aumenti del canone, Istat compreso. L'opportunità è spesso favorevole. I tempi della scelta sono ormai stretti: entro il 6 giugno vanno registrati i contratti i cui adempimenti scadevano dal 7 aprile in poi, o pagata l’imposta di registro per l’annualità scaduta per chi non opta per la cedolare. Entro il 6 luglio (termine prorogato rispetto alla scadenza originaria del 16 giugno) andrà poi pagato il primo acconto della cedolare secca.
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Con­fedilizia fa il punto sui prossimi adem­pi­menti e sulla sca­denza del paga­mento in mate­ria di cedolare secca sugli affitti 2011.
Anz­i­tutto Con­fedilizia seg­nala che — con risoluzione n. 59/E — l’Agenzia delle entrate ha isti­tu­ito i tre cod­ici trib­uto che dovranno essere usati per ver­sare l’acconto e il saldo della cedolare.
In par­ti­co­lare, la cedolare va pagata indi­cando nel Mod­ello F24 i seguenti cod­ici:
–1840 per la prima rata dell’acconto;
–1841 per la sec­onda rata dell’acconto e per l’acconto in un’unica soluzione;
–1842 per il saldo.

Si ricorda che – per effetto del d.p.c.m. 12.5.’11 – i ter­mini per i ver­sa­menti, in acconto e a saldo, da parte delle per­sone fisiche, risul­tanti dalla dichiarazione dei red­diti nonché quelli rel­a­tivi al ver­sa­mento, in acconto e a saldo, della cedolare, sono stati dif­fer­iti e sono quindi così deter­mi­nati:
–6 luglio 2011 (rispetto al prece­dente ter­mine del 16 giugno), senza alcuna mag­gio­razione;
–5 agosto 2011 (rispetto al prece­dente ter­mine del 18 luglio), mag­gio­rando le somme da ver­sare dello 0,40%
.
La risoluzione 59/E pre­cisa che in sede di com­pi­lazione del Mod­ello F24, i sud­detti cod­ici trib­uto devono essere esposti nella “Sezione Erario” in cor­rispon­denza delle somme indi­cate nella colonna “importi a deb­ito ver­sati” indi­cando, quale “anno di rifer­i­mento”, l’anno d’imposta cui si riferisce il ver­sa­mento, espresso nella forma “AAAA”. Il codice trib­uto 1842 è uti­liz­z­abile anche in cor­rispon­denza degli “importi a cred­ito compensati”.
La risoluzione delle Entrate aggiunge che per i cod­ici trib­uto 1840 e 1842, in caso di ver­sa­mento rateale, nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” deve essere ripor­tato il numero della rata nel for­mato “NNRR”, dove “NN” rap­p­re­senta il numero della rata in paga­mento e “RR” indica il numero com­p­lessivo delle rate. In caso di paga­mento in un’unica soluzione, nel sud­detto campo occorre indi­care “0101”.

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Dowjones MILANO (MF-DJ)--Sulla cedolare secca si e' discusso molto negli ultimi mesi, ma ora e' arrivato il tempo delle scelte: milioni di proprietari stanno decidendo di optare per la tassazione dei redditi immobiliari con aliquota al 21 o al 19% (chissa' poi perche' si chiama cedolare secca, quando le aliquote sono due? Paradossi della comunicazione di massa).
E molti, scrive Italia Oggi, sono quelli che stanno scegliendo di emergere dal sommerso: il rischio di essere denunciati e di pagare sanzioni salatissime diventa troppo alto. La disciplina ormai e' chiara, la circolare dell'Agenzia delle entrate del primo giugno ha dissipato gli ultimi dubbi. Non rimane che decidere. Dal 7 giugno infatti le norme contenute nel decreto legislativo sul federalismo fiscale diventano pienamente efficaci. glm

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Cio che è perfettamente chiaro all'agenzia delle entrate non è per nulla chiaro ai caaf.
Ieri 6 giugno uno dei tanti contribuenti ha fatto la sua dichiarazione dei redditi e ha visto conveniente la cedolare secca (risparmio di 250 €uro circa). A questo punto la funzionaria ha sospeso l'operazione di denuncia già completata  perchè la normativa è complessa, non ci sono chiarimenti, dovremo richiamarvi. Il disorientato contribuente torna a casa senza aver completato il 730. Rinviato sine die...entro una settimana..forse. Intanto telefonando all'Agenzia delle Entrate i telefoni squillano a vuoto, solo qualche gentile usciere  risponde, ma poi si finisce in una linea telefonica dove nessuno risponde. La confusione vera o artefatta è totale, il Ministero deve aprire sportelli per baipassare i CAAF e consentire di fare la denuncia dei redditi senza incorrere in sanzioni, errori, omissioni. Oppure deve obbligare i CAAF a consentire questa scelta per ora impedita. Intanto i proprietari spediscono /spediscano , la raccomandata all'inquilino per comunicare che aderiranno alla tassazione della cedolare secca, poi assumano infomazioni anche all'Agenzia delle Entrate , magari recandovicisi di persona per fare questo benedetto Modello F24. Ma la verità è ancora lontana.

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Si tratta di un sistema di tassazione alternativo a quello ordinario che sostituisce le imposte di registro e di bollo. In linea generale, l'opzione per la cedolare secca consente al locatore di applicare un regime di tassazione agevolato e semplificato. Per il periodo di durata dell'opzione, inoltre, è sospesa per il locatore la facoltà di chiedere l'aggiornamento del canone, anche se detta facoltà è prevista nel contratto di locazione. A tal fine, il locatore è tenuto a comunicare preventivamente con lettera raccomandata al conduttore l'intenzione di esercitare l'opzione e la rinuncia all'aggiornamento del canone. L'imposta dovuta nella forma della cedolare secca è determinata con l'applicazione di una aliquota ordinaria del 21 per cento. L'aliquota è ridotta al 19 per cento per i contratti a canone concordato. La "cedolare secca" è riservata alle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate, che non agiscono nell'esercizio di un'attività di impresa, o di arti e professioni.

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